Negli ultimi anni l’avvento del Metaverso ha rivoluzionato il modo in cui interagiamo con il mondo digitale, aprendo nuove opportunità anche per il settore moda. Questa unione tra moda, tecnologia e sostenibilità offre una visione promettente per l’industria dell’abbigliamento, anche in termini di sostenibilità.
Sostenibilità nel Metaverso:
Uno dei maggiori vantaggi della moda nel Metaverso è la sua intrinseca sostenibilità. Nel mondo digitale, non c’è la necessità di produrre capi fisici o di trasportarli attraverso lunghe catene di approvvigionamento e tutto ciò comporta una significativa riduzione delle emissioni di carbonio e dei rifiuti prodotti dall’industria della moda.
Il Metaverso, inoltre, offre la possibilità di educare i consumatori sulla sostenibilità attraverso esperienze immersive e informative: le aziende possono creare ambienti virtuali in cui spiegare i processi di produzione sostenibile, promuovendo così pratiche da adottare anche nel mondo reale.
Analizziamo tutti brand che hanno creato delle esperienze all’interno del Metaverso e le loro strategie.
Balenciaga
Uno dei brand a realizzare spazi all’interno del Metaverso, grazie anche alla collaborazione con Fortnite, è stato Balenciaga, lanciando un videogame, Afterworld: The Age of Tomorrow, all’interno del quale è stata presentata la collezione autunno inverno del 2021; gli utenti, attraverso il gioco, hanno avuto la possibilità di acquistare capi firmati Balenciaga, non solo ma anche accessori come deltaplani e picconi, per i loro personaggi avatar. Tutto questo solo per aumentare l’hype attorno all’interno della grande gaming community.
Bulgari
Grazie ad Experiency, studio di tecnologia creativa, specializzato in design esperenziale, Bulgari ha fatto il suo ingresso nel Metaverso. trasportando lo store fisico in un paradiso virtuale, celebrando così la grandezza di una Roma futuristica, facendo emergere contemporaneamente i tratti classici del brand rendendo ancora di più i suoi gioielli timeless. Un’esperienza unica nel suo genere.
Gucci
Un altro brand del lusso a entrare tra i primi nel Metaverso è stato Gucci che ha acquistato il proprio spazio su The Sandbox per creare il Gucci Vault, il nuovo concept store in cui è possibile acquistare oggetti d’archivio e second-hand rimessi a nuovo e personalizzati accanto alle proposte dei talenti emergenti che da sempre promuove. Gucci ha anche venduto una versione digitale della sua borsa Dionysus su Roblox per 350.000 Robux, ovvero circa 4.100 dollari; un prezzo più caro rispetto al prodotto nella vita reale.
Louis Vuitton
Louis Vuitton, forte da esperienze nel mondo digitale, non ha rinunciato al Metaverso, proponendo un proprio videogioco a tema storico che ripercorre la nascita del brand con Vivienne, mascotte iconica del brand francese.
Burberry
Burberry ha lanciato una collezione con 750 pezzi all’interno del videogioco “Blankos Block Partyche” , avviando una collaborazione con Honor of Kings, il MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) cinese per il quale ha realizzato una serie di skins acquistabili dai giocatori per vestire i propri personaggi con outfit modaioli.
Benetton
Nel suo spazio del Metaverso Benetton ha riadattato il suo negozio fisico di Corso Vittorio Emanuele a Milano, gli utenti non acquistano solo capi ma partecipano a esperienze di gaming, che gli permette loro di accumulare QR code per effettuare acquisti nello store fisico con l’intento di offrire un ponte tra reale e virtuale. Questa strategia permette di avvicinare il brand ad un pubblico sempre più giovane.
H&M
Il brand svedese di fast fashion ha approdato sul Metaverso aprendo uno store interamente virtuale in collaborazione con Ceek, società specializzata in servizi digitali. Gli utenti hanno accesso al negozio, come se fosse un punto vendita fisico e hanno la possibilità di acquistare vestiti utilizzando una cripto valuta: Ceek Coin.
Zara
Zara ha fatto il suo ingresso nel metaverso, con la collezione primavera estate 2022 in collaborazione con il marchio sud-coreano Ader Error, Zara Lime Glam, collezione non solo disponibile nei negozi fisici ma anche nel Metaverso. Capsule in edizione limitata, indossabile sia nella realtà che dagli avatar, tutto ciò per far comprendere al consumatore che la realtà virtuale non è altro che un’estensione della vita reale.
Nike
Uno dei primi brand sportwear ad approdare nel Metaverso è stato proprio Nike, creando Nikeland grazie alla piattaforma Roblox, dando vita ad un laboratorio in cui lanciare prototipi di scarpe e farle provare agli utenti nel mondo virtuale, prima di avviare una produzione. Strategia che ha permesso di capire i gusti e le richieste dei consumatori.
Come analizzato, ognuno utilizza il Metaverso con strategie diverse: per aumentare la brand image, per regalare nuove esperienze ai suoi utenti, per capire i trend così da creare nuove collezioni oppure purtroppo sfrutta questa nuova realtà per produrre ancora di più creando così delle nuove capsule collection appositamente per il Metaverso, ma che poi saranno presenti anche negli store fisici. (vedi marchi fast fashion). Sono pochi i brand che usano il Metaverso in termini di sostenibilità.
Cosa si potrebbe fare?
Per evitare ulteriori produzioni, bisogna cercare di creare esperienze che parlano di sostenibilità, evitare produzioni su produzioni e magari informare il pubblico sulla tracciabilità della loro filiera oppure fare dei test per capire i gusti dei consumatori e creare collezioni evitando capi invenduti e sprechi.
ll Metaverso ha la possibilità di diventare uno strumento attraverso il quale si possono creare soluzioni innovative e sostenibili, che possono ispirare cambiamenti anche al di fuori del mondo virtuale, bisogna abbracciare questa sfida e lavorare per costruire uno spazio virtuale che non solo ci connetta digitalmente, ma che metta le basi per un futuro più sostenibile e equo per tutti.
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